E’ di enorme attualità la diffusione della notizia che sfruttando un algoritmo si può risparmiare sul costo dei biglietti aerei. Come funziona questo schema o procedimento sistematico di calcolo? E soprattutto è legale?
Un passeggero ha spiegato la sua esperienza al Corriere della Sera, con tanto di verifica. Questo signore ha messo in evidenza che, negli algoritmi utilizzati dalle compagnie aeree, c’è una falla che permette di risparmiare sul biglietto aereo fino al 70% e ha messo a punto un sistema che consiste nel prenotare un biglietto con scalo intermedio, che corrisponde alla vera meta del proprio viaggio, lasciando perdere il resto del tragitto.
Pertanto, se da Bologna si vuole andare a Barcellona, spendendo meno di un volo diretto, si può prenotare un volo da Bologna a Malaga trovando una soluzione che costa meno del volo diretto su Barcellona e quando arrivi nella capitale catalana, si lascia l’aeroporto senza imbarcarsi sul secondo volo.
Certo, se si vuole risparmiare sul biglietto aereo in questo modo bisogna armarsi di santa pazienza e cominciare a cercare la combinazione giusta per riuscire a risparmiare sul biglietto aereo grazie agli algoritmi delle compagnie. Così, la prima cosa da fare quando si vuole fare la prenotazione è scegliere la data di partenza, l’aeroporto da cui si vuole decollare e quello di destinazione e la classe di viaggio (ovviamente volendo risparmiare si dovrà scegliere la classe Economy). Dopodiché si parte con le ricerche, sia sui siti delle compagnie sia sui comparatori delle agenzie di viaggio in modo da avere un risultato attendibile.
L’indagine pubblicata dal Corriere, che dimostra come risparmiare sul biglietto aereo trova, ad esempio, un’interessante soluzione per viaggiare da Bari a Milano in data di oggi, 31 gennaio con Alitalia rinunciando al volo diretto per pagare circa il 37% in meno. In pratica, il biglietto da Bari a Milano di sola andata costa quel giorno 92,70 euro. Ma prenotare un biglietto da Bari a Londra Heathrow con scalo a Milano, lo stesso giorno e alla stessa ora e con la stessa compagnia (cioè l’aereo è lo stesso) costa 58,06 euro. Basta lasciare l’aeroporto di Linate quando si fa lo scalo a Milano e si risparmiano 34,64 euro.
Il risparmio sul biglietto aereo, come accennato all’inizio, può sfiorare il 70%. È il caso di chi da Torino vuole andare a Bruxelles. Se acquista un volo diretto con la compagnia di bandiera belga Brussels Airlines pagherà 287,79 euro. Se, invece, prende lo stesso aereo con destinazione Tolosa che fa scalo proprio a Bruxelles, pagherà 89,98 euro. Il risparmio è di 197,81 euro, cioè il 68,70% in meno.
Attenzione al BAGAGLIO però. Per risparmiare sul biglietto aereo ricorrendo a questo «trucchetto» non bisogna spedire la valigia ma portarla a mano. Altrimenti finirebbe nella stiva e verrebbe consegnata solo all’aeroporto di destinazione finale, non allo scalo.
Risparmiare sul biglietto aereo: è legale?
Negli Stati Uniti si conosce questo fenomeno come il «biglietto della città nascosta». In Europa, però, se n’è sentito parlare poco.
C’è da capire se tutto questo sia legale. Qualche compagnia aerea estera ha alzato la voce cercando di trascinare in tribunale chi aiuta i passeggeri a risparmiare sul biglietto aereo in questo modo. Tuttavia, nel contratto, non c’è scritto nulla che vieti di lasciare il viaggio a metà abbandonandolo all’aeroporto in cui si fa scalo e non a quello di destinazione. Se hai perso il volo aereo (volutamente o perché sei arrivato tardi in aeroporto) è un problema tuo. Lo stesso, quindi, se hai perso la coincidenza quando fai scalo in un aeroporto intermedio: è sempre un problema tuo!
Probabilmente da adesso in poi, le compagnie staranno più attente ai propri algoritmi e cercheranno due soluzioni: la prima, mettere a posto il sistema informatico che definisce le tariffe. La seconda, fare qualcosa affinché i viaggiatori non adottino questo sistema per risparmiare sul biglietto aereo.
Certo se molte persone adotteranno questo sistema, il prezzo per le destinazioni finali con scalo intermedio decollerà: più persone scendono nella «citta nascosta» e più cara sarà la seconda tratta, quella che dallo scalo porta a destinazione a causa dell’effetto offerta-domanda. L’algoritmo della compagnia aerea, infatti, capirà soltanto che l’aereo parte pieno e che c’è molta richiesta per determinati voli. Così, anche il prezzo decolla. A discapito di chi farà il volo fino alla fine, in un aereo che resterà mezzo vuoto dopo lo scalo.